Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Opera citata: IRA
De ira
L. ANNAEUS SENECA, Philosophische Schriften I. Dialoge I-IV, De providentia, De constantia sapientis, De ira, Ad Marciam de consolatione – Über die Vorsehung, Über die Standhaftigkeit des Weisen, Über den Zorn, Trostschrift an Marcia, lateinisch und deutsch, lateinischer Text von A. BOURGERY und R. WALTZ, übersetzt, eingeleitet und mit Anmerkungen versehen von Manfred ROSENBACH
Seneca’s Philosophical Writings; Naturales Quaestiones, Dialogi, Epistulae Morales
NTR è un punto di incontro tra la conoscenza scientifica e una ratio animi etica; DLG mirano all’educazione all’indifferentia intesa come auto controllo (anche psicologico); PST sono un percorso di autoformazione di fronte alle condizioni esterne
Strategie und Philosophie bei Seneca. Untersuchungen zur therapeutischen Technik in den “Epistulae morales”
indagine sulla stesura, tradizione, ordine di PST, ruolo del destinatario, adattamenti di S. al lettore del suo tempo; ricezione senecana della prassi terapeutica delle scuole filosofiche ellenistiche e suo sviluppo tra retorica e forme letterarie diverse da PST; PST come “corso di filosofia” per il controllo delle emozioni; il rapporto con Epicuro tra punti di contatto e superamento; analisi della terminologia filosofica di PST e della loro struttura
La nozione di ὀργή e di ἀοργησία in Aristotele e in Plutarco
alla ricostruzione del pensiero di Aristotele e Teofrasto sull’ira contribuiscono anche IRA, il Περὶ ὀργῆς di Filodemo e il Περὶ ἀοργησίας di Plutarco; imprecisioni di S. nella resa della posizione aristotelica su ὀργή e θυμός.
Le banquet tragique: le renouvellement du thème dans le Thyeste de Sénèque
Il banchetto messo in scena da S. vede lo scontro frontale Atreo-Tieste e si conclude con la vittoria del primo: Atreo è caratterizzato da una virilità attiva, vincitrice, opposta alla femminilità passiva di Tieste (che non è migliore del fratello ma debole e sofferente); inoltre si possono riconoscere qui le quattro passioni stoiche: l’ira e il piacere nel personaggio di Atreo, la paura e la sofferenza nella figura di Tieste. Si può anche interpretare la tragedia da un punto di vista politico: la capacità del tiranno assoluto di distruggere le vittime trasformandole in esseri sottomessi. Infine l’A. avanza l’ipotesi che S., scoprendo in Tieste il suo “doppio”, cerchi di distaccarsene esorcizzandolo
«Medea nunc sum»: il destino nel nome
Esame delle implicazioni tragiche e narrative del nome di Medea; la coazione del personaggio ad agire in modo coerente con il suo mito; Medea come Bildungsroman dello scelus; psicopatologia di Medea
Narratori e lettori di storia in suspence. Una nota su Lucano e Livio
L’a. si sofferma sui passi lucanei in cui il poeta narrante e il lettore si collocano di fronte all’azione narrata come se non ne conoscessero l’esito e ne attendono con profonda partecipazione la conclusione. Considera l’inizio del XXXI libro liviano, evidenziandone le corrispondenze con Seneca, de ira II, 2, 3.